Per motivi di sicurezza, nelle stazioni di servizio i serbatoi del carburante sono interrati, rendendo pertanto necessario l’impiego di pompe elettriche per il rifornimento dei veicoli. Qualora si verificasse un’interruzione di corrente prolungata a livello sovraregionale, i veicoli di emergenza del soccorso tecnico, dei vigili del fuoco e della polizia non potrebbero quindi fare rifornimento. In uno scenario come quello appena descritto, una riserva di energia di emergenza fornita da un accumulatore a batteria può mantenere una stazione di rifornimento operativa. La stazione di rifornimento Georg Wurm appartiene alle stazioni di rifornimento di emergenza registrate presso le autorità di controllo dei disastri.
L’amministratore delegato Thomas Wurm aveva tuttavia altre ragioni per acquistare un accumulatore a batteria. Con un’unità di cogenerazione nel seminterrato e un impianto fotovoltaico sul tetto della stazione di rifornimento, infatti, produce energia elettrica da sfruttare per ridurre le sue dipendenze dalla rete elettrica pubblica. Nelle prime ore del mattino, gli autisti della sua azienda riforniscono le autocisterne, ad esempio con olio da riscaldamento. Per poter riempire le autocisterne in soli due minuti, sono all’opera pompe altrettanto performanti con una potenza di 15 kW. Un potente accumulatore può alimentare le utenze dei consumatori con energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, anche se l’impianto solare non funziona ancora a pieno regime.
Requisiti necessari di una soluzione per l’accumulo di energia:
- Produzione di energia in modalità “isola” per poter gestire la propria rete elettrica, compresi gli impianti fotovoltaici, anche in assenza di una rete pubblica
- Prestante al punto tale da poter azionare autonomamente le potenti pompe del carburante
- Elevata affidabilità per un funzionamento a bassa manutenzione
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