Il ristorante, che serve ostriche fresche o il famoso piatto di riso e aragosta, nasconde dietro le quinte una tecnologia sofisticata. L’intero approvvigionamento idrico dell’Estaminé, comprese le vasche in cui vengono coltivati i frutti di mare, è alimentato da acque sotterranee e industriali raccolte e purificate mediante osmosi inversa. José e il suo team hanno altresì bisogno di energia elettrica per l’illuminazione, le lavastoviglie, le piastre e il raffreddamento di cibi e bevande. Complessivamente il ristorante consuma in media 430 kWh al giorno durante i giorni di attività. Anche durante la notte l’attività presenta un fabbisogno costante di 10 kW, dovuto principalmente al sistema di trattamento dell’acqua e ai congelatori.
In precedenza, il ristorante era alimentato da un generatore diesel. I suoi gas di scarico e il rumore non erano tuttavia in linea con l’atmosfera raffinata del ristorante ma, soprattutto, il generatore non era affatto economico. A causa dei tempi di avviamento, i generatori diesel devono funzionare più a lungo rispetto ai generatori elettrici, per non parlare poi dei costi di manutenzione e il trasporto del combustibile sull’isola. Grazie alle molte ore di sole l’alternativa più ovvia per l’Estaminé era costituita da un impianto fotovoltaico integrato da un sistema di accumulo per far fronte anche ai consumi serali e notturni.
Requisiti necessari di una soluzione per l’accumulo di energia:
- Durata elevata, con numerosi cicli garantiti per un rendimento a lungo termine in un ambiente umido e salmastro
- Installazione semplice e interazione con l’impianto fotovoltaico e il generatore diesel
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